TikTok vs. Instagram nel 2025: una sfida sul terreno dell'engagement

Nel mutevole scenario dei social media, il 2025 ha messo a nudo una realtà ormai evidente: TikTok e Instagram, benché entrambi centrali per il marketing digitale, si stanno evolvendo secondo logiche profondamente diverse, specialmente in relazione al coinvolgimento del pubblico.

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10 July, 2025

Un recente report di The Influencer Marketing Factory ha dettagliatamente analizzato le performance delle due piattaforme, rivelando dati significativi e illuminanti per qualsiasi strategia digitale orientata all’efficacia. L’analisi mostra come TikTok domini Instagram in tutte le categorie di follower, evidenziando però variazioni rilevanti a seconda della dimensione delle audience.

Tra i creator con meno di 100mila follower, TikTok raggiunge un impressionante tasso medio di engagement del 7,50%, un dato che quasi doppia il 3,65% di Instagram.

Questa significativa differenza è da attribuire alla natura stessa del contenuto su TikTok: rapido, informale, autentico, capace di generare una connessione emotiva e diretta con gli utenti, sempre più attratti da narrazioni immediate e coinvolgenti.

Proseguendo lungo la scala numerica dei follower, il gap rimane consistente anche nella fascia compresa tra 100mila e 500mila: TikTok mantiene una percentuale del 5,10% contro il 3,04% di Instagram, confermando una maggiore efficacia nel coinvolgere audience medie. È interessante osservare come questa forbice si mantenga ampia nella fascia successiva (500mila-1 milione), dove TikTok segna un solido 4,48%, mentre Instagram scivola ulteriormente al 2,40%.

Paradossalmente, la fascia compresa tra 1 e 5 milioni di follower rivela un restringimento delle distanze: TikTok ottiene un 3,76% rispetto al 2,59% di Instagram. Qui, la competizione si fa più equilibrata, forse per via della maggiore professionalizzazione dei contenuti che caratterizzano influencer con audience vaste, indipendentemente dalla piattaforma.

Sorprendentemente, nella categoria dei grandi influencer (5-10 milioni di follower), TikTok riacquista vigore con il 4,22% contro il modesto 2,10% di Instagram, evidenziando una maggiore capacità di coinvolgimento anche per i profili altamente popolari. Infine, nella fascia oltre i 10 milioni di follower, entrambe le piattaforme soffrono una fisiologica flessione, con TikTok al 2,88% e Instagram che precipita a un ancor più modesto 1,77%.

Questi numeri non sono semplicemente statistici: rivelano dinamiche cruciali per il marketing contemporaneo. Evidenziano, infatti, come TikTok offra un vantaggio strategico importante soprattutto nelle fasce di pubblico medio-piccole, quelle che oggi sembrano garantire un contatto più autentico e diretto con gli utenti. Allo stesso tempo, Instagram dimostra una resilienza, seppur declinante, che impone riflessioni strategiche differenti, basate sulla tipologia e sull’obiettivo specifico di ogni campagna.

Questi dati suggeriscono una domanda essenziale per ogni marketer: sapranno i brand leggere e sfruttare adeguatamente queste informazioni per adattare le proprie strategie, o continueranno a seguire inerzie e percezioni obsolete rischiando di perdere il contatto reale con il proprio pubblico?

TikTok: leader dei social media grazie al coinvolgimento del pubblico

Nel 2025, TikTok si conferma saldamente leader nell’arena dei social media grazie a tassi di coinvolgimento del pubblico che rimangono elevati e competitivi. Secondo gli ultimi dati pubblicati da The Influencer Marketing Factory, l’engagement rate medio della piattaforma oscilla tra il 2,88% e il 7,50%, variando sensibilmente in base alla dimensione dell’account. Cifre analoghe emergono anche da altre autorevoli fonti del settore: Sprout Social riporta un tasso medio del 2,5%, mentre Metricool registra un valore intermedio del 4,64%, sebbene in calo rispetto al 5,77% dell’anno precedente. Questi numeri confermano, dunque, la solidità della posizione di TikTok come la piattaforma social maggiormente in grado di catalizzare l’attenzione e l’interazione degli utenti.

Analizzando nel dettaglio le dinamiche dell’engagement, emerge chiaramente che la variabile fondamentale rimane la grandezza della community: i dati indicano una relazione inversamente proporzionale tra il numero di follower e il coinvolgimento effettivo. Ulteriore elemento determinante è la tipologia di contenuto pubblicato e il settore di appartenenza. Nel 2025, i dati rivelano che gli account con contenuti educativi registrano un coinvolgimento medio del 9,5%, il più alto tra tutte le categorie analizzate. Segue il comparto food & beverage, con un engagement altrettanto rilevante, compreso tra il 6% e l’8%. Anche i contenuti sportivi, secondo Rival IQ, performano bene con una media solida del 4,2%, a testimonianza del fatto che TikTok favorisce contenuti immediati, autentici e partecipativi.

Il successo persistente di TikTok, tuttavia, non dipende esclusivamente da numeri o categorie specifiche, bensì dall’efficacia della sua struttura algoritmica e della cultura interattiva che ha saputo instaurare. L’algoritmo della piattaforma premia costantemente i contenuti capaci di stimolare conversazioni, commenti e condivisioni. Le dinamiche basate su trend comment-driven, risposte dei creator e la promozione di dialoghi autentici e immediati, rendono TikTok un ambiente ideale per il coinvolgimento diretto e genuino degli utenti.

Questa combinazione di fattori – dimensione degli account, settore di appartenenza e contenuti altamente conversazionali – fa di TikTok non solo il leader nell’engagement, ma anche un modello imprescindibile di riferimento per qualsiasi strategia digitale moderna che intenda raggiungere risultati concreti e misurabili nel panorama del marketing social del 2025.

Instagram nel 2025: il paradosso del coinvolgimento e l’evoluzione strategica della piattaforma

Nel 2025, Instagram affronta una sfida cruciale: preservare la propria identità nel panorama iper competitivo del marketing digitale, nonostante un evidente calo nei tassi di engagement. La piattaforma mostra livelli di coinvolgimento variabili tra l’1,77% e il 3,65%, con un valore medio significativamente superiore rispetto alla cifra dello 0,50% riportata da altre fonti del settore, che segnano peraltro un preoccupante declino del 28% rispetto all’anno precedente. Nonostante queste divergenze numeriche, Instagram mantiene stabilmente la seconda posizione tra le piattaforme social più coinvolgenti, davanti a Facebook e X (ex Twitter), che oscillano intorno al modesto tasso dello 0,15%.

La chiave per comprendere questo paradosso risiede nel cambiamento strategico attuato dalla piattaforma. L’algoritmo di Instagram, infatti, ha recentemente privilegiato la diffusione capillare dei contenuti (reach) piuttosto che una profondità di interazione diretta (engagement). Questo approccio ha prodotto un aumento generale della visibilità dei contenuti, ma allo stesso tempo ha ridotto l’interazione attiva da parte degli utenti. In altre parole, se da un lato sempre più persone entrano in contatto con un contenuto, dall’altro diminuisce il numero effettivo di coloro che interagiscono, commentano o condividono.

Pur nella sua complessità, Instagram conserva alcuni indiscutibili punti di forza, che lo rendono ancora una scelta strategica imprescindibile per molti brand. Primo fra tutti, il forte impatto visivo: l’estetica curata, che ha reso Instagram il punto di riferimento storico per settori come moda, design e viaggi, continua a esercitare un grande potere attrattivo sulle aziende. Inoltre, Instagram garantisce ancora risultati notevoli in termini di visibilità organica, addirittura leggermente superiori a TikTok in alcune specifiche situazioni.

Un ulteriore vantaggio cruciale di Instagram è la sua forte capacità di integrazione cross-piattaforma: i dati del 2025 mostrano che una significativa percentuale degli utenti Instagram utilizza contemporaneamente altre piattaforme social. Precisamente, l’80,3% di chi usa Instagram è presente anche su Facebook, il 76,9% su YouTube e il 54,3% su TikTok. Questa capacità di integrazione permette ai brand di sviluppare strategie coordinate e complementari, amplificando l’effetto delle campagne.

In definitiva, pur affrontando evidenti sfide legate alla trasformazione delle sue dinamiche di coinvolgimento, Instagram nel 2025 rimane uno strumento di marketing digitale potente e versatile. Comprendere le implicazioni di questi cambiamenti, adattando strategie e contenuti alle nuove dinamiche algoritmiche, rappresenta la chiave per continuare a trarre il massimo beneficio dalla piattaforma.

TikTok e Instagram: strategie efficaci di contenuto

Nel 2025, TikTok e Instagram dimostrano chiaramente come ogni piattaforma possegga dinamiche proprie che determinano livelli di coinvolgimento molto diversi a seconda del settore di riferimento. Questa differenziazione non è casuale, ma deriva da caratteristiche intrinseche e da strategie algoritmiche ben precise, fondamentali per la definizione delle campagne digitali.

Instagram, pur mostrando tassi di coinvolgimento inferiori, continua a evidenziare punti di forza specifici in alcuni settori. Secondo Sprout Social, il comparto dell’istruzione superiore registra un engagement medio del 2,43%, mentre le squadre sportive ottengono un rispettabile 1,57%. Interessante il caso di settori meno intuitivi come il no-profit e il comparto edilizio, che secondo i dati forniti da Hootsuite per gennaio 2025 raggiungono addirittura il 2,6% di engagement specificamente attraverso i contenuti in formato Reels. Questi dati mostrano che Instagram, seppure con dinamiche cambiate, resta strategicamente rilevante, soprattutto grazie ai suoi strumenti visuali e interattivi come Reels, caroselli e Stories con sondaggi e domande.

La distinzione tra le due piattaforme emerge con chiarezza anche analizzando le abitudini degli utenti: TikTok, secondo Metricool, domina nettamente in termini di tempo trascorso sulla piattaforma. Negli Stati Uniti, gli utenti guardano quotidianamente 4,8 miliardi di minuti di contenuti TikTok, rispetto ai 4,127 miliardi di minuti su Instagram. In media, gli utenti americani trascorrono oltre 24 ore al mese su TikTok, segnando un significativo aumento rispetto alle 19,6 ore mensili del 2021.

Alla luce di questi dati emergono precise raccomandazioni strategiche per i marketer. TikTok diviene prioritario quando l’obiettivo principale è l’engagement puro, specialmente per target più giovani o per costruire community altamente partecipative. L’algoritmo di TikTok premia contenuti che generano conversazioni attive e partecipazione diretta, con alto potenziale di viralità. Instagram resta preferibile quando il focus è sulla distribuzione e sulla visibilità di contenuti visivamente curati, adatto particolarmente a brand orientati alla qualità estetica e alla cross-piattaforma.

La strategia ideale prevede quindi un utilizzo integrato delle due piattaforme, con contenuti adattati per ciascun canale, segmentazione precisa dell’audience e obiettivi diversificati: TikTok per engagement e community, Instagram per il branding visuale. Solo misurando costantemente e comparando i risultati ottenuti con i benchmark specifici di ogni piattaforma, i marketer potranno ottimizzare realmente la propria strategia digitale.

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