Un esempio lampante si trova negli Stati Uniti, dove il Pew Research Center ha rilevato che il 67% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ritiene che il loro futuro sia luminoso, nonostante le sfide economiche globali. Allo stesso modo, in India, una delle economie in più rapida crescita, il 72% dei Gen Z si sente fiducioso nelle proprie prospettive di carriera, attribuendo questo ottimismo all’accesso a nuove tecnologie e opportunità educative.
Parallelamente, la loro ambizione è rafforzata da una mentalità aperta e innovativa. In Europa, un rapporto di Eurostat evidenzia come il 59% dei giovani europei sia disposto a cambiare settore lavorativo o città per perseguire le proprie aspirazioni, dimostrando una straordinaria flessibilità.
Questa tendenza non è priva di sfide. La propensione al rischio richiede sistemi educativi e lavorativi che supportino l’innovazione e riducano le barriere all’ingresso per i giovani ambiziosi. Un esempio positivo viene dalla Finlandia, dove politiche progressiste hanno aumentato l’accesso all’istruzione superiore, con il 91% degli studenti Gen Z che si sente preparato per il mercato del lavoro, secondo un rapporto dell’OECD. Scopriamone di più.
Istruzione e relazioni diversificate: le basi del successo secondo la Gen-Z
Per la Generazione Z, l’istruzione rappresenta una colonna portante per il successo futuro, con il 67% che la considera un elemento imprescindibile per il raggiungimento dei propri obiettivi professionali. Tuttavia, questa generazione si distingue per una visione più flessibile rispetto ai Millennial: il 40% crede che una carriera gratificante possa essere costruita anche senza un titolo universitario, contro il 25% dei Millennial. Questo dato riflette un cambiamento culturale, in cui l’esperienza pratica e le competenze digitali guadagnano terreno rispetto ai percorsi tradizionali.
Parallelamente, la Generazione Z si contraddistingue per una rete di relazioni più diversificata. Il 75% dichiara di avere amici di origini, razze e credi differenti, rispetto al 63% dei Millennial, evidenziando un’apertura che si estende oltre i confini nazionali grazie ai social media. Il 41% dei Gen Z utilizza piattaforme come Instagram e TikTok per coltivare amicizie globali, rispetto al 29% dei Millennial, dimostrando come la tecnologia abbia reso possibile un livello di connessione interculturale senza precedenti.
Tuttavia, questa globalizzazione delle relazioni sociali non elimina l’importanza dei legami familiari: il 39% dei Gen Z desidera trascorrere più tempo con la famiglia, un dato che, sebbene inferiore al 45% dei Millennial, sottolinea la centralità della sfera domestica come spazio di supporto emotivo e crescita personale.
A livello internazionale, simili tendenze si osservano in paesi come il Canada, dove il 68% dei giovani considera le competenze tecniche più rilevanti dei titoli accademici tradizionali. Allo stesso modo, in Brasile, uno studio di Fundação Getulio Vargas rivela che il 73% dei giovani attribuisce valore alle amicizie globali per ampliare le opportunità lavorative future.
Esperienze digitalizzate nell’educazione
La Generazione Z ha rivoluzionato il panorama educativo, facendo delle piattaforme social il cuore pulsante del proprio apprendimento. Con il 62% che utilizza YouTube come principale mezzo per acquisire conoscenze e intrattenersi, questa piattaforma supera i metodi tradizionali come i libri stampati, ancora preferiti dal 34% dei Millennial. I Gen Z trascorrono mediamente 4 ore al giorno su piattaforme come YouTube, TikTok e Instagram, prediligendo contenuti visivi, interattivi e dinamici, che rispondono al loro bisogno di apprendere in modo rapido e coinvolgente.
Questa predilezione non sorprende, considerando che l’80% dei Gen Z ritiene che il formato video sia il modo più efficace per apprendere nuove competenze. Applicazioni mobili come Duolingo o Khan Academy, che offrono tutorial interattivi, hanno visto una crescita esponenziale del 40% negli ultimi tre anni, guidata proprio da questa generazione. Tuttavia, l’immersione digitale non implica un rifiuto del passato: il 67% dei Gen Z riconosce ancora il valore dei metodi tradizionali, come il rapporto diretto con gli insegnanti, considerati figure chiave nel consolidamento delle competenze.
A livello globale, l’impatto di questa transizione digitale è evidente. In India, il 73% degli studenti utilizza app mobili per apprendere lingue o competenze tecniche, un dato che supera di gran lunga quello degli Stati Uniti, dove si attesta al 58% (Fonte: Statista, 2023). Nel Regno Unito, il governo ha investito oltre 1 miliardo di sterline in piattaforme digitali per l’istruzione, portando il 71% delle scuole secondarie a integrare programmi didattici online, un modello che riflette le abitudini di apprendimento dei Gen Z.
Nonostante la predominanza del digitale, l’interazione umana mantiene un ruolo cruciale: il 54% dei Gen Z preferisce lezioni in presenza per costruire connessioni personali e approfondire concetti complessi. Questo equilibrio tra tradizione e innovazione rende la Generazione Z unica nel suo approccio all’istruzione, capace di sfruttare il meglio di entrambi i mondi.

I valori della Gen-Z
La Generazione Z, composta da individui nati tra il 1995 e il 2010, rappresenta una corte demografica che sta ridefinendo le priorità e le aspirazioni rispetto alle generazioni precedenti. Secondo un’indagine condotta da Ipsos, il 58% dei giovani appartenenti a questa generazione considera il lavoro principalmente come una fonte di reddito, una percentuale inferiore rispetto alla media nazionale del 71%. Inoltre, il 50% vede nel lavoro un’opportunità di crescita personale, mentre il 45% lo associa all’affermazione della propria indipendenza.
Nella scala dei valori, la famiglia occupa il primo posto per il 60% dei giovani della Generazione Z, seguita dall’amicizia (54%) e dall’amore (50%). Il lavoro si posiziona al sesto posto con il 38%, preceduto dal divertimento (46%) e dalla cultura (44%).
Questi dati evidenziano una generazione che, pur riconoscendo l’importanza del lavoro, attribuisce maggiore valore alle relazioni personali e alla crescita individuale. La Generazione Z cerca un equilibrio tra vita professionale e personale, mostrando una propensione per la flessibilità lavorativa e il tempo libero.
A livello globale, la Generazione Z manifesta una crescente attenzione verso temi come la sostenibilità, l’inclusione e la parità di genere. In Italia, il 74% dei giovani desidera impegnarsi per cambiare la realtà, mentre il 41% si sente più riflessivo a seguito della pandemia.
Indifferenti al dispositivo ma affamati di contenuti: la tecnologia come alleata nell’apprendimento
Per la Generazione Z, la tecnologia è una compagna di viaggio imprescindibile, integrata nella quotidianità, ma mai percepita come rivoluzionaria. Con il 59% che ritiene che la tecnologia stia trasformando radicalmente il modo in cui apprendono, il loro rapporto con l’innovazione è disincantato ma pragmatico: per loro, la tecnologia non è un fine, ma un mezzo per accrescere competenze e conoscenze.
Un elemento distintivo rispetto ai Millennial è il loro approccio agnostico ai dispositivi. Un sondaggio del Pew Research Center rivela che il 50% dei Gen Z non ha preferenze tra laptop (42%), smartphone (28%) o tablet (16%), a condizione che l’esperienza di apprendimento sia intuitiva e produttiva. Questa versatilità riflette la loro capacità di adattarsi a diversi strumenti tecnologici senza dipenderne completamente.
Tuttavia, non è solo la tecnologia a definire il loro modo di apprendere, ma l’autonomia con cui affrontano le sfide accademiche e personali. Il 73% dei Gen Z preferisce risolvere problemi in modo indipendente prima di chiedere aiuto a un educatore. Cercano soluzioni attraverso Internet (56%), libri di testo (34%) o il confronto con coetanei (29%), dimostrando una mentalità da esploratori instancabili, sempre alla ricerca di risorse utili e accessibili.
Un esempio globale di questo equilibrio si osserva in Giappone, dove il 68% degli studenti delle scuole superiori utilizza smartphone per accedere a contenuti educativi, contro il 55% degli Stati Uniti, secondo Statista. Allo stesso modo, in Germania, il 42% delle scuole ha adottato piattaforme di apprendimento digitale per rispondere a una generazione che predilige modalità personalizzate e flessibili, secondo OECD.
La Generazione Z non è solo un consumatore di tecnologia, ma un esploratore indipendente che sfrutta ogni strumento per apprendere e crescere. Il loro approccio autonomo e dinamico all’educazione rappresenta una visione moderna e inclusiva del sapere, capace di unire innovazione e tradizione.

I Social Media come ponti globali
I social media si sono trasformati in strumenti fondamentali per la Generazione Z, andando oltre la semplice funzione di intrattenimento per diventare veri e propri ponti culturali e ambienti di apprendimento. Con il 41% dei giovani che li utilizza per stringere amicizie internazionali, queste piattaforme offrono una prospettiva unica, favorendo relazioni diversificate e una comprensione più profonda delle differenze culturali.
Piattaforme come TikTok e Instagram si sono evolute in autentici motori di ricerca per il 40% della Generazione Z, che le sfrutta per esplorare argomenti legati alla cultura pop, scoprire tendenze e accedere a guide pratiche. Questi spazi digitali offrono un modo innovativo di apprendere, dove formati visivi brevi e interattivi si adattano perfettamente al ritmo veloce e dinamico di una generazione cresciuta nell’era digitale.
Questa propensione per l’immediatezza visiva non solo riflette le preferenze della Generazione Z, ma offre ai brand e agli educatori un’opportunità straordinaria per connettersi con loro in modo significativo. I social media non sono quindi semplici piattaforme: sono luoghi di scambio e arricchimento, capaci di collegare culture, idee e conoscenze, creando un ecosistema globale che parla il linguaggio della Generazione Z.
YouTube domina l’ecosistema educativo della Gen Z
YouTube si conferma come la risorsa primaria per l’apprendimento e l’intrattenimento della Generazione Z, con il 67% dei giovani che la preferisce per apprendere nuovi concetti, superando di gran lunga metodi più tradizionali come i libri stampati, scelti dal 38% dei Millennial. La sua capacità di offrire contenuti video brevi, pratici e dinamici risponde perfettamente alle esigenze di una generazione abituata a ritmi veloci e a un ecosistema visivo in continua evoluzione.
Le piattaforme visive, tuttavia, non si limitano a fornire contenuti educativi. In paesi come l’India, il 72% dei giovani utilizza YouTube non solo per apprendere ma anche per sviluppare competenze tecniche che migliorino le loro prospettive di carriera, come programmazione o design. Nel Regno Unito, il 61% delle scuole secondarie ha integrato piattaforme come YouTube nei loro programmi educativi per supportare un apprendimento più interattivo, riducendo così il divario tra istruzione formale e abilità pratiche richieste dal mercato del lavoro. Parallelamente, applicazioni mobili e piattaforme interattive stanno guadagnando terreno, con il 56% dei Gen Z che le adotta per il loro approccio immediato e personalizzato. Strumenti come Duolingo e Coursera hanno visto un incremento globale del 45% nell’utilizzo da parte dei giovani, confermando come l’apprendimento non si limiti più alla classe fisica ma si estenda a un panorama virtuale che unisce comodità e qualità.
Diversità e inclusività come principi fondamentali
La Generazione Z si distingue come una forza trasformatrice, capace di ridefinire non solo il modo in cui apprendiamo e lavoriamo, ma anche il modo in cui ci relazioniamo con il mondo. Con il 75% che dichiara di avere amici provenienti da origini, razze e credi diversi, questa generazione incarna il valore dell’inclusività in una misura superiore rispetto ai Millennial (63%). La diversità non è solo accettata, ma celebrata come un elemento che arricchisce le prospettive personali e professionali.
La tecnologia agisce come catalizzatore di questa apertura e per il 61% dei Gen Z le relazioni diversificate non sono solo un’opzione, ma una scelta consapevole che li rende individui migliori e più completi.
Guardando al futuro, la capacità della Generazione Z di fondere tradizione e innovazione, abbracciare la diversità e sfruttare la tecnologia come strumento di crescita, offre una lezione preziosa per educatori, aziende e istituzioni. Non si tratta solo di rispondere alle loro esigenze, ma di ascoltare attivamente e di adattarsi a un mondo che essi stanno plasmando con autenticità e visione. In un contesto globale in rapido cambiamento, i Gen Z rappresentano un modello di equilibrio tra individualismo e comunità, tra progresso tecnologico e connessioni umane. Per chiunque voglia comprendere e anticipare il futuro, seguire il loro esempio significa abbracciare una nuova era di apprendimento, accettazione e sostenibilità.