Turismo sostenibile e rigenerativo: tutti i Travel Trends per l’Estate 2025

Il turismo, quell’antico rito della scoperta che da sempre accompagna l’umanità nella sua inesausta ricerca del sé e dell’altro, oggi si ridefinisce sotto le spinte vigorose e incessanti del cambiamento climatico, delle crisi globali e della crescente consapevolezza sociale.

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25 June, 2025

Secondo le ultime previsioni ufficiali, l’Organizzazione Mondiale del Turismo segnala un aumento significativo del 9,7% dei viaggi internazionali per l’estate 2025. Un incremento che nasconde, dietro numeri apparentemente rassicuranti, l’affermarsi di una nuova sensibilità: il turismo sostenibile e rigenerativo non è più un vezzo per pochi eletti, ma una priorità per una vasta platea di viaggiatori informati, esigenti e consapevoli.

Questa nuova consapevolezza si traduce concretamente in scelte che privilegiano la sostenibilità ambientale, il benessere individuale e l’autenticità delle esperienze. Non più semplici spettatori, ma partecipanti attivi alla tutela e al miglioramento delle destinazioni che visitano, i turisti del 2025 cercano il senso profondo dell’esperienza, un contatto autentico con luoghi e culture, una dimensione che ristabilisca equilibrio tra natura e uomo. È un turismo, questo, che ha imparato la lezione amara delle crisi passate, rispondendo con una consapevolezza nuova che guarda al futuro con prudenza e responsabilità.

Climate-sensitive destination: il turismo sostenibile

La sostenibilità non è più moda né slogan, ma un imperativo morale e pratico. Ignorarla oggi significherebbe tradire una responsabilità etica e sociale di fronte all’evidenza di un pianeta che reclama attenzione urgente. Expedia evidenzia chiaramente che l’82% dei viaggiatori sceglie destinazioni sostenibili con consapevolezza crescente, segnale inequivocabile che qualcosa di profondo sta mutando nella coscienza collettiva.

Il cambiamento climatico, dunque, va affrontato come verità scientifica incontrovertibile, non più opinabile. Lo confermano studi autorevoli come quello realizzato da Studio Giaccardi & Associati insieme alla Fondazione Santagata per ENIT, che spronano le destinazioni turistiche a riformulare le loro offerte, riducendo drasticamente l’impatto ambientale e valorizzando con autentica intelligenza le risorse locali. Nubifragi devastanti, ondate di calore estreme e nevicate scomparse: fenomeni ormai ordinari che impongono un turismo sensibile e reattivo. Il clima, sempre più imprevedibile, influisce direttamente sulle scelte dei turisti, imponendo alle destinazioni di adattarsi con prontezza e lungimiranza. Molte realtà stanno già raccogliendo questa sfida, proponendo nuove modalità di viaggio e ospitalità. Visit Scotland, ad esempio, offre agli operatori strumenti precisi per elaborare climate action plans efficaci, anticipando impatti climatici per garantire un turismo consapevole.

Turismo della salute, del sonno e del relax: il benessere è la meta più ambita

Il benessere, oggi, non è più soltanto un lusso ma una necessità essenziale, un rifugio dalla frenesia moderna che ci consuma giorno dopo giorno. E il viaggio, quella fuga preziosa, diventa un mezzo imprescindibile per riconquistare salute, equilibrio e armonia interiore. Secondo un report di Skyscanner, oltre la metà dei viaggiatori italiani, ben il 57%, afferma di essere diventato più consapevole della propria salute rispetto al passato. Questa attenzione crescente si riflette chiaramente nelle cifre del turismo: i ritiri yoga hanno visto aumentare il loro interesse del 10% e le destinazioni wellness addirittura del 25% annuo. Non stiamo parlando soltanto di SPA o terme, ma di un autentico movimento globale che pone al centro il benessere mentale, emotivo e fisico come fulcro delle esperienze turistiche. Tra le mete emergenti per questo turismo del benessere integrato, spicca San Pedro de Atacama, incastonata nel deserto più arido del Cile, dove le sorgenti geotermiche e gli eco-tour tra lagune punteggiate da fenicotteri rosa si combinano con sessioni di yoga sotto cieli infiniti e stellati.

Joy of Missing Out”: il diritto alla disconnessione

Parallelamente emerge con forza anche il bisogno di disconnessione, la cosiddetta JOMO – Joy of Missing Out – in risposta al logorante imperativo della connessione continua. Expedia rivela che il 62% dei viaggiatori trova sollievo reale da ansia e stress scegliendo mete dove la rete digitale è volutamente limitata o inesistente. Ville georgiane immerse nella tranquilla periferia inglese, case remote nella giungla messicana o capanne dal fascino zen nelle Catskills: ecco i luoghi ideali, selezionati da VRBO, per staccare completamente, riattivare la modalità aereo dell’anima e riconquistare il piacere autentico del tempo vissuto senza fretta.

Set-jetting: vivere le location delle nostre serie tv preferite

Il viaggio non è più solo scoperta di luoghi ignoti o relax lontano da casa; oggi, sempre più, diventa un pellegrinaggio laico nei luoghi dove la finzione cinematografica e televisiva ha tessuto storie capaci di emozionare milioni di spettatori. Expedia conferma chiaramente che il fenomeno del set-jetting, ovvero l’abitudine di visitare le ambientazioni di film e serie TV di successo, non è più una nicchia curiosa ma una tendenza consolidata che sta penetrando anche nel turismo sportivo. La serie Drive to Survive sulla Formula 1 ha catapultato appassionati e semplici curiosi nei circuiti di Monaco, nel deserto del Bahrain o nel nostro orgoglio nazionale, la Motor Valley, dove la velocità diventa leggenda.

Fuori dal circuito sportivo, l’influenza di cinema e serie tv è ancora più tangibile. La Scozia di Outlander, con le sue brughiere infinite, la Croazia medioevale e fiera di Game of Thrones, la mitologica Nuova Zelanda di Lord of The Rings, il Sudafrica di One Piece e le spiagge esotiche della Thailandia viste in The White Lotus sono mete imprescindibili per milioni di spettatori viaggiatori. E in Italia? Le Cinque Terre animate dal dolce Luca, la sofisticata e drammatica Costiera Amalfitana di Ripley, o il Lago di Braies che brilla nelle riprese di Un passo dal cielo. Non sono scelte casuali: queste destinazioni italiane, già afflitte dall’overtourism, vedono crescere in modo esponenziale il flusso di visitatori attirati dalla notorietà cinematografica. Un fenomeno che pone sfide non indifferenti alla sostenibilità turistica e alla capacità sociale delle comunità locali di accogliere e gestire questa nuova forma di celebrità geografica.

La rivincita del “Solo Travel

C’è una nuova urgenza che scuote chi viaggia, una necessità che non si accontenta più del divertimento spensierato o della distrazione passeggera. È la ricerca del sé, profonda e a tratti inquietante, che spinge uomini e donne verso viaggi introspettivi, ritiri di meditazione o avventure in solitudine. Expedia certifica un significativo aumento del 20% nell’interesse verso il “solo travel”, un viaggio solitario che sembra rispondere alla crescente esigenza di silenzio interiore e confronto con se stessi. Non si tratta più soltanto di una fuga dalla routine quotidiana, ma di un autentico viaggio trasformativo che mira a cambiare l’essenza stessa di chi parte, sfidando le aspettative e le pressioni sociali.

In questo contesto, la generazione più giovane si distingue per la sua determinazione nel rompere schemi e convenzioni. Secondo Booking.com, ben il 65% dei giovani uomini sceglie di intraprendere viaggi in solitaria proprio per distaccarsi dalla cosiddetta “bro-culture” dominante, dedicandosi invece a percorsi di reale crescita personale, lontano dagli stereotipi.

Tra le mete emergenti, Flash Pack incorona lo Sri Lanka come migliore destinazione per il Solo Travel nel 2025: un paese inebriante, dai profumi intensi di incenso alle frenetiche corse sui tuk-tuk, in grado di garantire sicurezza, comodità nei trasporti e una vasta scelta di strutture accessibili e accoglienti. Ostelli, boutique hotel e homestay trasformano questo luogo nella meta ideale per chi cerca risposte, avventura e serenità nella solitudine consapevole.

Astroturismo: in viaggio tra stelle e nel silenzio cosmico

C’è una sete antica quanto l’uomo, un bisogno primordiale che torna prepotentemente a reclamare spazio: quello di guardare il cielo, di scrutare le stelle per ricordarsi della propria piccolezza e della vastità immensa che ci sovrasta. We Road conferma che nel 2025 l’astroturismo sarà tra le tendenze più affascinanti e in crescita, una risposta decisa e consapevole all’avanzata implacabile dell’inquinamento luminoso che, con un aumento annuo del 10%, ha rubato al cielo la nitidezza delle sue costellazioni a ben l’80% della popolazione mondiale.

L’astroturismo non è soltanto un viaggio geografico, ma un’esperienza profondamente meditativa e filosofica, una fuga dal caos quotidiano per ritrovare il contatto perduto con la natura e l’universo. Secondo Booking.com, già oggi il 37% dei viaggiatori cerca luoghi remoti e incontaminati per poter contemplare, in silenzio reverenziale, le stelle che nelle città sono ormai invisibili.

Tra queste destinazioni, Tromsø in Norvegia, famosa per le sue luci nordiche, ha visto crescere del 142% le ricerche in un solo anno, testimoniando l’attrattiva irresistibile del fenomeno. Non tutte le regioni, tuttavia, possono approfittare di questa nuova tendenza; alcune, come l’Emilia-Romagna, avvolta spesso in nebbie dense, devono trovare altre vie. Al contrario, territori come il Sud-Ovest della Sardegna o la remota e affascinante Pantelleria, dove il buio della notte è assoluto e perfetto, rappresentano mete ideali per chi, più che viaggiare, vuole riconnettersi con il cosmo, ritrovando nelle stelle la bussola interiore perduta nel frastuono della vita moderna.

Destinazioni secondarie

C’è una nuova intelligenza che sta emergendo nel turismo, un distacco consapevole dall’ossessione per le mete iconiche ormai sature di folla, selfie e superficialità. Molti viaggiatori, esasperati dal rumore incessante delle destinazioni di massa, stanno scegliendo destinazioni secondarie: città emergenti, isole remote, aree rurali. Sono luoghi che per anni hanno vissuto all’ombra di celebri vicini e che oggi respirano, finalmente, l’aria fresca di una meritata attenzione. Questo fenomeno rappresenta non solo un’alternativa alla banalità del turismo di massa, ma un’opportunità concreta di distribuire in modo equilibrato e sostenibile i flussi turistici.

Il viaggio lento e consapevole

In parallelo, cresce un’altra tendenza, silenziosa ma altrettanto significativa: il turismo lento e consapevole. Non si tratta più di consumare frettolosamente una destinazione, ma di abitarla, esplorarla con calma, in profondità. Questo nuovo approccio predilige soggiorni prolungati, favorisce la scoperta autentica della cultura locale, della cucina tradizionale, delle usanze che definiscono l’identità di un luogo. Un viaggio fatto di pause e riflessioni, che permette di stabilire legami profondi con le comunità locali, di comprenderne le sfumature, di assaporare ogni momento senza fretta né ansia da prestazione. È il trionfo di una nuova sensibilità turistica che promette esperienze vere, umane, capaci di lasciare tracce indelebili non solo nelle memorie digitali ma nell’animo stesso del viaggiatore.

Paesi in trend per il 2025

Il viaggio, oggi più che mai, è ricerca di autenticità, scoperta di terre nascoste, luoghi in grado di raccontare storie diverse da quelle note, ormai abusate. Tra i Paesi più richiesti per il 2025 spiccano destinazioni già popolari come Sri Lanka, Egitto, Marocco, Vietnam e il grande Nord, affascinante meta per ammirare l’aurora boreale. Sorprendono invece mete come Cina, Ecuador e Costa Rica, che emergono con una forte richiesta di viaggi tematici, esperienze capaci di offrire più che una semplice evasione.

Anche il Mar Rosso saudita si propone con decisione come destinazione sostenibile, offrendo oltre mille isole incontaminate, centinaia di siti di immersione e spiagge mozzafiato, in un progetto che punta a conservare almeno il 30% del suo ambiente entro il 2040.

Il Sultanato dell’Oman si distingue con la penisola del Musandam, enclave spettacolare tra fiordi e delfini, meta ideale per chi cerca relax e autenticità. In parallelo, il Kazakistan sta conquistando il pubblico italiano, grazie ai nuovi voli diretti da Malpensa e alla sua offerta culinaria arricchita da influenze della via della seta.

Infine, l’Estonia emerge come esempio virtuoso di sostenibilità, premiata per i suoi sforzi ambientali, mentre la Polinesia neozelandese con le isole Mauke e Mitiaro punta sulla rigenerazione ambientale, dimostrando che viaggiare è anche responsabilità e cura del mondo.

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