In-game Advertising: quando i videogiochi diventano piattaforme pubblicitarie

La pubblicità tradizionale sta perdendo efficacia e gli utenti, sempre più distratti e insofferenti verso i messaggi invasivi, richiedono nuovi linguaggi e canali alternativi, più sottili e integrati nella loro quotidianità digitale.

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InGameADV
03 June, 2025

È proprio in questo scenario che si collocano due fenomeni in crescita esponenziale: l’advergame e l’in-game advertising. Il primo trasforma la pubblicità in un gioco interattivo, il secondo inserisce messaggi pubblicitari all’interno dei videogiochi stessi, spesso prodotti da grandi software house. Queste strategie pubblicitarie funzionano proprio perché riescono a camuffare abilmente il messaggio commerciale, integrandolo nel contesto ludico in modo naturale e credibile. Il risultato? Livelli di coinvolgimento emotivo altissimi e una percezione positiva del brand. Scopriamone di più, entrando nei dettagli di questo nuovo stile di comunicazione pubblicitaria!

Perché l’In-game Advertising è la grande svolta per il marketing digitale

Il gaming ha smesso da tempo di essere un semplice passatempo, evolvendosi in un colosso globale dell’intrattenimento, capace di catturare miliardi di giocatori in tutto il mondo. Con una platea globale che supera ormai i 3 miliardi di utenti e un settore che, secondo le previsioni più aggiornate, supererà la cifra impressionante di 124 miliardi di dollari entro la fine del 2025, le aziende non possono più permettersi il lusso di ignorare questo pubblico vastissimo e altamente coinvolto. Ma raggiungere i giocatori in maniera efficace richiede un approccio radicalmente diverso rispetto ai semplici annunci pubblicitari tradizionali, ed è qui che entra in gioco l’in-game advertising: un metodo pubblicitario dinamico, immersivo e gestito in tempo reale che consente ai brand di dialogare con i giocatori senza interrompere o alterare negativamente la loro esperienza di gioco. Ma come funziona?

La perfetta integrazione di diverse tecnologie

L’in-game advertising sfrutta tecnologie avanzate quali l’intelligenza artificiale, il programmatic advertising e formati pubblicitari interattivi, permettendo ai marchi di integrarsi perfettamente negli universi virtuali dei giochi, creando connessioni autentiche e altamente coinvolgenti.
L’evoluzione di questa forma di pubblicità è stata radicale. I giorni in cui la pubblicità nei videogiochi si limitava a cartelloni statici e fastidiosi pop-up sono ormai lontani. Oggi, l’in-game advertising è diventato programmatico, personalizzato e perfettamente incorporato nelle dinamiche di gioco.

I Banner tradizionali  sono stati sostituiti da inserimenti pubblicitari nativi, come i cartelloni digitali presenti negli stadi virtuali dei giochi sportivi o nei circuiti delle gare automobilistiche, in grado di adattarsi in tempo reale al contesto e al profilo dell’utente.

Gli annunci interstiziali, un tempo invasivi e indesiderati, sono ora evoluti in inserimenti dinamici che si regolano automaticamente sulla base delle attività e delle preferenze dei giocatori, diventando così pertinenti e discreti, mai fuori luogo rispetto all’esperienza ludica.

Il product placement è stato radicalmente trasformato, diventando un’esperienza interattiva diretta, dove i giocatori possono interagire attivamente con il prodotto o il servizio sponsorizzato.
Questa evoluzione, dunque, non rappresenta soltanto un cambiamento nelle tecniche di marketing, ma una vera e propria rivoluzione culturale nel modo di comunicare e di interagire con il consumatore.


Parole d’ordine: Personalizzazione e tempismo!

L’intelligenza artificiale (IA) e la pubblicità programmatica stanno radicalmente trasformando il panorama dell’in-game advertising, rendendolo una strategia sempre più mirata, precisa ed efficace. L’uso combinato di queste tecnologie consente infatti un livello di personalizzazione fino a pochi anni fa impensabile. L’IA analizza continuamente il comportamento e le preferenze dei giocatori, elaborando enormi quantità di dati in tempo reale per offrire messaggi pubblicitari altamente pertinenti.

La pubblicità programmatica, invece, utilizza algoritmi avanzati per ottimizzare in tempo reale la visualizzazione degli annunci. Questo processo automatizzato permette di identificare il momento migliore per l’esposizione pubblicitaria, selezionando l’audience più adatta e massimizzando l’efficacia del messaggio comunicato. Funziona? A quanto pare, sì. Secondo un rapporto di Statista del 2024, infatti, gli annunci programmatici in-game hanno mostrato un incremento di engagement pari al 35% rispetto a quelli tradizionali.

Sempre più frequente è per esempio l’adattamento dinamico dei cartelloni pubblicitari virtuali durante le partite online, con la possibilità di modificare il contenuto a seconda del profilo demografico e delle preferenze individuali dei giocatori connessi. Questo approccio aumenta del 50% il tasso di interazione e del 60% la percezione positiva del brand.

Tuttavia, questa tecnologia pone anche importanti interrogativi etici: fino a che punto è accettabile tracciare e sfruttare i dati personali dei giocatori senza compromettere la fiducia del consumatore? E soprattutto, come assicurarsi che questa precisione non si trasformi in una nuova forma di invasione della privacy digitale? Sono domande cruciali che il settore deve affrontare, garantendo equilibrio tra efficacia pubblicitaria e rispetto dei diritti degli utenti.

Crescita dell’audience videoludica: opportunità cruciali per gli inserzionisti

La significativa crescita dell’audience videoludica offre una straordinaria opportunità per gli inserzionisti moderni. Secondo recenti dati di Marketing Dive, il 57% dei giocatori ricorda chiaramente gli annunci visualizzati all’interno dei giochi, rispetto a solo il 38% per altri canali pubblicitari tradizionali. Questo dato sottolinea l’enorme potenziale che l’in-game advertising possiede in termini di efficacia comunicativa e impatto memorabile sui consumatori.

Inoltre, una ricerca pubblicata da Newzoo evidenzia come ben l’80% dei consumatori appartenenti alle generazioni Millennials e Gen Z sia attivamente coinvolto nel gaming. Questa prevalenza rende tali segmenti generazionali un target privilegiato per le campagne pubblicitarie mirate, garantendo agli inserzionisti la possibilità di raggiungere un pubblico altamente coinvolto e interattivo.

Strategie per un advertising efficace nel gaming

Per massimizzare l’efficacia dell’in-game advertising, le strategie pubblicitarie più efficaci sono quelle che riescono a integrarsi naturalmente nell’ambiente di gioco senza essere percepite come intrusive. La chiave per un coinvolgimento positivo e duraturo dei giocatori risiede infatti nella capacità degli annunci di fondersi perfettamente nel contesto ludico, rafforzando, anziché interrompere l’esperienza del gameplay.

Un esempio rilevante è quello del branding di oggetti virtuali all’interno del gioco, una pratica sempre più diffusa tra aziende del settore moda e sportivo. Un noto brand di abbigliamento sportivo, ad esempio, ha sponsorizzato divise virtuali personalizzabili all’interno di vari giochi sportivi, ottenendo non solo una visibilità diretta ma anche un profondo coinvolgimento emotivo dei giocatori, incrementando significativamente il loro legame affettivo con il marchio.

Un’ulteriore strategia che ha riscosso grande successo consiste nell’offerta di missioni e sfide sponsorizzate. Alcune catene di fast-food, per esempio, hanno premiato i giocatori con prodotti virtuali o reali al raggiungimento di determinati obiettivi nel gioco, aumentando notevolmente il tasso di partecipazione e la fidelizzazione del pubblico.

Pubblicità interattive e Playable Ads: coinvolgimento diretto e impatto rafforzato

La pubblicità interattiva, conosciuta anche come playable ads, rappresenta una delle evoluzioni più efficaci dell’in-game advertising, consentendo agli utenti di interagire direttamente con il prodotto pubblicizzato. Questa modalità interattiva incrementa significativamente i tassi di coinvolgimento e l’efficacia comunicativa, rendendo l’esperienza pubblicitaria memorabile e persuasiva.

La possibilità offerta ai consumatori di testare virtualmente un prodotto prima dell’acquisto ha creato un impatto emotivo più profondo, rafforzando la relazione con il brand e facilitando il percorso verso l’acquisto reale.

Un esempio emblematico è rappresentato dal settore automobilistico, dove diversi brand leader hanno integrato esperienze interattive in giochi di guida e corse automobilistiche. In particolare, un noto marchio automobilistico ha permesso ai giocatori di effettuare un “test drive” virtuale di nuovi modelli di vetture direttamente all’interno di un famoso racing game. Questo tipo di interazione non solo ha permesso ai giocatori di familiarizzare con il prodotto in un ambiente ludico e realistico, ma ha anche migliorato significativamente l’efficacia delle campagne pubblicitarie, aumentando del 30% le visite ai siti dei concessionari e le richieste di informazioni dettagliate sui modelli.

E-sports e Live Streaming

Gli e-sports e il live streaming rappresentano oggi uno dei settori più dinamici e promettenti dell’in-game advertising, offrendo ai brand nuove modalità per interagire con la comunità videoludica globale. Le piattaforme come Twitch e YouTube Gaming costituiscono canali privilegiati per raggiungere milioni di utenti attraverso annunci altamente mirati, sponsorizzazioni strategiche e coinvolgimenti interattivi.

Le strategie più diffuse includono l’utilizzo di overlay brandizzati, annunci video integrati durante le dirette e promozioni interattive gestite attraverso le chat degli utenti, incrementando notevolmente il coinvolgimento e il tasso di conversione.

L’ambito degli e-sports offre ulteriori opportunità attraverso sponsorizzazioni dirette di squadre professionistiche, tornei e eventi esclusivi. I brand più innovativi utilizzano giveaways e esperienze pubblicitarie interattive per aumentare ulteriormente la partecipazione e l’interazione con il pubblico.

Il Futuro dell’In-game Advertising: Integrazione di Realtà Virtuale e Aumentata

La Realtà Virtuale (VR) e la Realtà Aumentata (AR) stanno ridefinendo l’in-game advertising, portandolo a nuovi livelli di immersione. Questa integrazione offre ai brand opportunità senza precedenti di creare esperienze interattive altamente personalizzate e coinvolgenti per gli utenti.

Le modalità più innovative includono la creazione di spazi virtuali brandizzati, dove aziende del settore retail sviluppano showroom interattivi immersivi che consentono agli utenti di esplorare e interagire direttamente con prodotti in ambienti virtuali accuratamente realizzati.

Un altro importante sviluppo riguarda il posizionamento dei prodotti attraverso tecnologie AR mobili. Gli utenti possono ora “collocare” virtualmente prodotti nella loro reale ambientazione domestica o lavorativa grazie ad app mobili di realtà aumentata. Questa esperienza aumenta significativamente l’intenzione di acquisto, poiché permette ai consumatori di visualizzare in anteprima l’aspetto e l’adattamento dei prodotti nei loro spazi quotidiani.

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