European Accessibility Act 2025: guida completa per le aziende verso un web inclusivo

L'European Accessibility Act (EAA) rappresenta una rivoluzione nel panorama digitale europeo, spingendo verso un web più accessibile, inclusivo e rispettoso delle esigenze di tutti gli utenti, incluse le persone con disabilità. A partire dal 28 giugno 2025 infatti, le aziende che offrono prodotti e servizi digitali nell'UE dovranno conformarsi a queste nuove linee guida, senza le quali si potrà incorrere in sanzioni legali e danni reputazionali. Ma cosa comporta davvero questa normativa? E come possono le aziende prepararsi per tempo? Scopriamo in questo articolo i dettagli tecnici per adeguarsi in maniera corretta.

13 Gennaio, 2025 - ~ 3.5 minuti

European Accessibility Act 2025: guida completa per le aziende verso un web inclusivo

Cos’è l’European Accessibility Act?

L’EAA è una direttiva dell’Unione Europea volta a migliorare l’accessibilità di prodotti e servizi per le persone con disabilità. Il suo obiettivo è abbattere le barriere digitali e garantire un accesso equo a risorse come siti web, piattaforme e-commerce, servizi bancari e applicazioni digitali.

Per soddisfare tali requisiti, i siti web devono essere conformi alle Web Content Accessibility Guidelines (WCAG), un insieme di standard tecnici riconosciuti a livello internazionale per rendere i contenuti web più accessibili a tutti, inclusi coloro che utilizzano tecnologie assistive come screen reader o comandi vocali. 

Le WCAG si basano su criteri di successo con tre livelli di conformità:

  • A: Minimo richiesto.
  • AA: Standard comunemente richiesto (ad esempio, dalla normativa europea)
  • AAA: Livello più avanzato.


Le WCAG si concentrano su quattro principi fondamentali sui quali vi forniamo qualche esempio pratico.

Percepibile
Tutte le informazioni e gli elementi dell’interfaccia devono essere presentabili in modi che gli utenti possano percepire (es. visivamente, uditivamente o tattilmente).

Esempi pratici:

  • Testi alternativi per immagini.
  • Contrasto adeguato tra testo e sfondo.
  • Sottotitoli per contenuti multimediali.


Utilizzabile

I componenti e la navigazione devono essere semplici da utilizzare e non creare frustrazione.

Esempi pratici:

  • Tastierabilità completa (es. navigazione tramite tab).
  • Tempi di risposta adeguati (es. non richiedere reazioni immediate).
  • Assenza di blocchi (es. evitare contenuti che causano “trappole” per l’utente).


Comprensibile

I contenuti devono essere chiari, prevedibili e privi di ambiguità.

Esempi pratici:

  • Utilizzo di linguaggio semplice.
  • Feedback visibili per azioni (es. conferma dell’invio di un modulo).
  • Evitare cambiamenti inattesi nell’interfaccia.


Robusto

I contenuti devono funzionare con tecnologie assistive e rimanere accessibili con l’evoluzione tecnologica.

Esempi pratici:

  • Codice HTML ben strutturato e validato.
  • Uso di attributi ARIA per migliorare l’interoperabilità.
  • Compatibilità con screen reader, zoom avanzati e altre soluzioni assistive.

Chi è obbligato a rispettare l’EAA?

L’EAA si applica a tutte le imprese (grandi e piccole) che operano nei settori coperti e che forniscono:

  • Prodotti: dispositivi elettronici come computer, smartphone, bancomat, terminali di pagamento, e-reader, ecc.
  • Servizi: e-commerce, trasporti, servizi bancari, comunicazioni elettroniche, media digitali, ecc.

Le differenze di applicazione tra aziende B2B e B2C derivano dalla destinazione d’uso dei prodotti o servizi e dagli utenti finali.

Le aziende B2C avranno questi obblighi principali:

  • Fornire prodotti e servizi accessibili direttamente ai consumatori.
  • Garantire che i punti di accesso (es. siti web, applicazioni mobili, dispositivi) siano utilizzabili da persone con disabilità.
  • Rispettare i requisiti di progettazione universale (design inclusivo).
  • Offrire informazioni accessibili, ad esempio manuali d’uso o istruzioni.

Per le aziende B2B è utile invece tenere a mente questi dettagli:

  • Non è necessario che tutti i prodotti siano pienamente accessibili, a meno che il prodotto/servizio sia destinato all’uso finale da parte di persone con disabilità.
  • Possono comunque avere margini di flessibilità se dimostrano che l’applicazione dei requisiti rappresenta un onere sproporzionato o tecnicamente non fattibile.
  • Se l’azienda fornisce componenti o tecnologie integrate in prodotti B2C, deve rispettare i requisiti di interoperabilità e accessibilità per facilitare il rispetto delle normative da parte del cliente B2C.

Ad esempio, un produttore di hardware B2B che vende componenti a un’azienda di telefoni B2C deve garantire che tali componenti permettano l’accessibilità del prodotto finale. Tuttavia, se un’azienda produce strumenti destinati esclusivamente a un uso industriale (non utilizzati direttamente dai consumatori), potrebbe essere esclusa.

Le microimprese invece (meno di 10 dipendenti o fatturato inferiore a 2 milioni di euro) sono generalmente escluse, a meno che non operino in settori specifici.

Come adeguarsi alle linee guida sull’accessibilità

Rendere un sito conforme richiede un approccio metodico e specialistico. Ecco gli step principali per adeguarsi:

Valutazione dello stato attuale e report
Analisi il sito web per identificare le aree non conformi alle WCAG. Questo include test manuali e l’uso di strumenti di auditing digitale, che porteranno alla realizzazione di una reportistica da condividere al team tecnico.

Supporto tecnico e implementazione

Apportare le modifiche al codice sorgente del sito e testare le nuove funzionalità o fornire le modifiche o le implementazioni necessarie al team di sviluppo

Verifica della conformità

Effettuare un’analisi approfondita successiva alle modifiche individuate finale per assicurare che tutte le modifiche rispettino le WCAG.

Dichiarazione di conformità

Creazione di  un documento da parte di un team legale che attesti l’accessibilità del sito, obbligatorio secondo l’EAA.

Manutenzione continua
Monitorare il sito per garantire che rimanga conforme anche dopo aggiornamenti o modifiche.

Il nostro intervento per aiutare le aziende

NOOO è una web agency fortemente orientata all’accessibilità anche a livello etico e culturale e, tra le altre cose, da oltre 12 anni collabora con VEASYT, azienda specializzata nello sviluppo di soluzioni digitali volte a migliorare l’accessibilità e a superare le barriere linguistiche per sordi.

Questo nostro purpose, unito alle competenze tecnologiche che da sempre ha contraddistinguono il nostro team, ci ha permesso di sviluppare una profonda conoscenza sulle tematiche legate all’accessibilità e farci trovare in prima linea e immediatamente operativi difronte alle esigenze messe in campo dall’Accessibility Act

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